All’inizio fu l’idea di una redazione temporanea durante il festival di Internazionale a Ferrara, poi è stato Interplanetario, poi è stato umilmente minimizzato a Interregionale, poi un picco di autostima ed è stato Interspazionale – non senza problemi, dovuti perlopiù al suono terribile della parola-.
Con i vignettisti Dario Campagna e LoScorpione abbiamo imbastito una rivista satirica galattica dal respiro profondo, diciamo universo e mondi paralleli inclusi, ricalcando la struttura di Internazionale.
Per prenderci gioco di un giornalismo che si incarna evento pop, che apprezziamo ma non veneriamo, e per assecondare una nostra certa predilizione per il fake, abbiamo realizzato Interspazionale – il meglio dei giornali di tutto l’universo, distribuito a Ferrara nei giorni del festival di Internazionale. Aperto alle notizie di tutte le Galassie senza alcune distinzione, senza provincialismi inutili – come occuparsi solo della Terra: è riduttivo -, Interspazionale è una raccolta di approfondimento sulla geopolitica galattica.
La sua storia di copertina, il bando di Noam Chomsky da tutti i pianeti e le stelle della Galassia Delta7, ci è valsa la candidatura come miglior giornalisti d’inchiesta della Via Lattea e, soprattutto, ha reso Interspazionale un oggetto di culto tra chi, per le vie di Ferrara, lo cercava seguendo i nostri tweet o ci inseguiva implorando in alieno una copia.
Crediti:
ll manipolo di autori che hanno collaborato al progetto: due esuli della redazione del Male di Vauro e Vincino, Dario Campagna e LoScorpione, e due pessimi soggetti del collettivo Lele Marcojanni, Elena Mattioli e Flavio Perazzini.
E poi Alessio Spataro, Akab, Kanjano, Gaspare Bitetto, Enrico Campagna, Vincino.