Le città hanno gli occhi

All’interno della decima edizione di BilBOlBul / Festival internazionale del fumetto, nasce il progetto Le città hanno gli occhi, un’installazione visiva incentrata sul rapporto tra Bologna e il fumetto. Storie di incontri, di esperimenti e di riviste che nel corso degli anni hanno reso la città un riferimento per molti autori del panorama nazionale e internazionale. Per restituire al pubblico, ritracciando un racconto di autori e disegnatori, una mappatura spaziale di momenti reali, di momenti fantastici e di scambi accaduti in città, in un percorso di proiezioni che ibridano il linguaggio del cinema con quello del fumetto.

Conversazioni con gli autori
Filippo Scozzari, Daniele Brolli, Stefano Ricci, Francesca Ghermandi, Davide Toffolo, Andrea Bruno, Alessandro Tota, Tuono Pettinato, Ratigher, Silvia Rocchi, Lorenzo Ghetti

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Le città hanno gli occhi • Spazio Labò, Strada Maggiore 29 – Bologna / all’interno della decima edizione di BilBOlBul – Festival Internazionale del Fumetto, Bologna, 24 – 26 novembre 2016

Le città hanno gli occhi • Ratatà Festival, Macerata, 24 – 27 aprile 2017

Le città hanno gli occhi • Chiù Festival, Terlizzi (Bari), 29 luglio – 4 agosto 2017

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Un progetto LeleMarcojanni
prodotto da Hamelin associazione culturale
e con il supporto di SMart
con il patrocinio del Comune di Bologna

Scrittura e regia Elena Mattioli e Flavio Perazzini
Fotografia Roberto Mezzano
Montaggio Elena Mattioli, Roberto Mezzano, Flavio Perazzini
Visual e motion design Roberto Mezzano
Suoni Glauco Salvo
Promozione Paola Granato
Ideazione allestimento MaNi – Nicola Barzanti e Maria Elena Morganti
Allestimento e tecnica audio Damiano Bagli
Con la collaborazione di Alex Morelli, Riccardo Piro, Luca Silvestri, Andrea Monachesi, Damiano Pergolis

Si ringraziano
Enrico Fornaroli, Squadro Stamperia d’arte, Manuele Fior, Gianluca Costantini, Steven Guarnaccia, Volker Zimmerman, Otto Gabos, Igort, Paolo Bacilieri, Emilio Varrà, Matteo Farinella, Samantha Luciani, Nicolò Pellizzon, Giulia Sagramola, Vanna Vinci, Pietro Scarnera.